Le origini del franchising
Oggi il franchising è riconosciuto in tutto il mondo come modello di business semplice e vantaggioso. Ma com’è nato questo tipo di collaborazione? Vediamo insieme le tappe che hanno portato il franchising ad essere un investimento per il futuro.
Il franchising nell’800
Un modello simile al nostro attuale franchising nasce già nei primi anni dell’800, con la necessità da parte dei produttori di birra olandesi e scozzesi di esportare il proprio prodotto oltre oceano. Una volta che la loro birra giungeva negli Stati Uniti, veniva concesso ai distributori locali di vendere il prodotto, senza dimenticare di utilizzare marchi e insegne che identificano questi luoghi come autorizzati alla vendita. Questo primo passo verso il franchising viene chiamato “contratto della birra”.
Questo sistema prese rapidamente piede e, a metà dell’800, viaggiatori e rivenditori possedevano già le licenze e le concessioni necessarie per distribuire i prodotti dei vari proprietari.
Il franchising nel ‘900
Il franchising vero e proprio nasce negli Stati Uniti nei primi anni del ‘900 e, negli anni ’50, le catene di ristoranti e i fast food troneggiavano sul mercato scatenando così un vero e proprio boom del franchising. Inutile dire che il primo vero franchising fu proprio la catena McDonald’s che voleva promuovere non solo i propri milk shake, ma puntava anche a promuovere i valori legati alla marca, elemento fondamentale per un franchising di successo.
Il franchising oggi
Oggi questo modello di business si è evoluto abbracciando ogni settore e diventando sempre più alla portata di tutti, anche di chi vuole diventare imprenditore partendo da zero. Di reciproco vantaggio sia per l’affiliato che per l’affiliante, il sistema franchising è tra i tipi di contratto più scelti grazie all’appoggio della Casa Madre sia in termini di costi sia in termini di brand reputation.
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